VOLONTÀ – Esempi per fare, non fare, resistere e ottenere

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Volontà. Dicono che occorre averla, ma sappiamo davvero cos’è?
La cosa migliore è sentire come ce l’hanno, come la usano e cosa ne pensano persone diverse, dall’accademico di fama mondiale all’eroe che pochi conoscono. Ti stupirà scoprire che alla fine di questa lettura, qualunque cosa sia, di quella magica essenza chiamata volontà ne avrai un po’ di più anche tu.

ISBN: 9788832861495

Descrizione

Autore: AA.VV. A cura di Marco Vinicio Masoni
Editore: Fabbrica dei Segni
Collana: T’inSEGNO
Formato: 21 x 15 cm
Numero di pagine: 345
Età: Adolescenti e adulti
Tematica: Esempi di Forza di Volontà


Il contenuto di questo libro è una definizione del termine “volontà” tramite diversissimi esempi che, una volta conosciuti, aiuteranno il lettore a rinforzare la propria. Viene infatti offerta una descrizione “corale” del volere umano e di tutto ciò che con esso sembra avere a che fare, cioè della forza di raggiungere gli obiettivi, di resistere alle avversità, di “fare” e di “non fare”.

Nulla infatti come gli esempi permette di capire e di conseguenza innescare cambiamenti. Il significato della parola “volontà” ha qualcosa di magico: dire di avere o non avere volontà suggerisce nella vita pratica letture e giudizi morali diversi a seconda di come e in quale contesto la volontà venga definita. Una vita con le proprie narrazioni viene indotta, stupita, a una sosta da una nuova e credibile definizione del volere e spinta poi in qualche suo ramo a riprendere il cammino in direzioni prima non conosciute. Insomma, non si sfugge: in qualche modo le definizioni importanti (da quelle di senso comune, a quelle teologiche e/o filosofiche) modificano le vite.

I ventiquattro autori che hanno scritto questo libro, da scienziati di fama mondiale a semplici eroi della vita quotidiana, hanno fornito nel loro insieme un’idea vasta e profonda della ricchezza del termine VOLONTÀ: ci sono dimostrazioni scientifiche, tentativi di definizione espliciti, teorizzazioni fra loro contrastanti, racconti di vita, esempi di attività professionale, pagine facili da leggere e altre richiedenti un notevole impegno. Il sottotitolo di questo libro potrebbe essere così ampliato: “Esempi motivanti per fare, non fare, resistere e ottenere”.

Suor Anna Monia Alfieri – Io la chiamo cocciutaggine
Suor Anna Monia è una donna politica, senza superfetazioni partitiche, senza convenienze (non ha figli, non ha soldi) e parla a tutti di una scuola libera. Si rivolge a tutti, insiste, lotta, fino a una cocciutaggine che mette a titolo di questo capitolo, che (è lei a dirlo) può costarle l’antipatia di alcuni, ma che, certo, la rende degna del rispetto di molti.

Anna Antonucci – Prof. se lo vuoi tu lo voglio anch’io
L’autrice ha insegnato trent’anni in una scuola professionale, mondo complesso, schiacciato tra le annuali riforme che cambiano tutto per non cambiare nulla e i repentini cambiamenti del mondo degli studenti, un melting-pot in continua evoluzione. Volontà di apprendere e volontà di insegnare. Una doppia volontà. Questo è un intreccio sistemico: non si insegna a chi non vuole imparare, ma si può fare in modo di far nascere la voglia di imparare.

Luca Bidogia – Forza di volontà, coscienza e altre utili illusioni
Luca Bidogia, psicologo esperto e colto, ci offre in poche pagine un assaggio enciclopedico, una carrellata sapiente dei mondi del volere e delle loro teorie.

Barbara Bologna – Per riprendere il volo
Intelligente, sensibile, capace, pronta a intraprendere lavori di responsabilità con una creatività e intelligenza. Bene, anche le persone così, a volte, dopo aver salito una lunga rampa della scala della vita, giunte a un pianerottolo, si fermano, prendono fiato, e poi… temono di non ripartire. Che si fa in questi casi? Barbara un modo l’ha trovato, tornando da sola a muover le ali per risaggiarne e utilizzarne l’antica forza.

Valeria Cantoni Mamiani – Learning by heart: al di là del principio di volontà
Il capitolo di Valeria Cantoni Mamiani, ricco di cultura e di cuore, è una sorta di registrazione di un percorso dell’anima, che tende a ciò che più le preme. Da una teorizzazione per esempi (splendidi esempi) di ciò che vuol dire imparare il suo discorso sale lentamente fino a toccare il rapporto fra imparare e desiderare l’archetipo dei voleri di una mamma: vorrei che i miei figli fossero quello che voglio io. 

Sonia Cecchin – Il disturbo oppositivo provocatorio: non vuole fare quello che dico io
Sonia Cecchin, nel presentare questa piccola indagine sulla disobbedienza, si mostra elegantemente (ed educatamente) critica nei confronti del DSM (Diagnostic and Sta­tistical Manual of Mental Disorders), la raccolta dei cosiddetti disturbi della mente, che osserva gli esseri umani, dimenticandone le differenze individuali e le ragioni delle loro azioni, attraverso lenti generalizzanti e deformanti.

Dania Cusenza – Acquarelli di volontà nascente
Se pensate che la psicoterapia non possa sfociare in poesia, qui dovrete ricredervi. Dania Cusenza, psicoterapeuta, condensa in sé sensibilità delicate e poetiche e saggezza antica. Ci offre alcuni suoi “acquarelli”, veloci pennellate piene di luce, a illustrare ciò che siamo obbligati per legge e norma a indicare col nome penoso di “psicoterapia” e che in lei diventa stupore e rispetto per l’altro.

Enrico De Santis – Fotografie e volontà
Siamo passati da un mondo le cui città e le cui case erano per lo più prive di immagini a uno che ci ha spinto, in qualche secolo e poi a velocità vertiginose nei nostri decenni, a nutrirci di immagini, a informarci con esse piuttosto che con la lettura. Le immagini oggi sono ovunque. Qualcuna è disegnata e dipinta, ma sempre meno, ora viviamo immersi in un mondo fotografato.. Bene, Enrico De Santis è un grande e noto professionista della fotografia e un attento interprete.

Elena Faccio, con Giuseppe Mininni e Diego Romaioli – La motivazione al cambiamento come sfida o dialogo tra posizioni del sé
Qui la storia dell’idea di volontà viene resa in sintesi rapida ed efficace. Il tutto è accompagnato da una disamina delle varie teorie sulla motivazione. Tramite l’analisi qualitativa dei discorsi la volontà di cambiare ci appare diversa, osservata ai raggi x ci mostra la sua struttura. Volere non è quindi potere, come afferma un ingenuo proverbio, ma è riuscire a negoziare nell’agone retorico e discorsivo con la parte di noi che invece non vuole.

Omar Ferroni – Dal mondo del silenzio alla Lingua dei Segni
Omar è un magnifico docente della Lingua dei Segni.. Da quel mondo silenzioso e dalla vergogna da esso indotta Omar narra il faticoso distacco e il raggiungimento di traguardi nella sua infanzia impensabili.

Willy Guehi – La volontà di farcela
Non è difficile indovinare che la frase “pop” più utilizzata per illustrare il punto di partenza dell’impresa di Willy Guehi potrebbe essere: “Uno dei tanti immigrati”. Come sarebbe? Tu, proprio tu, vorresti diventare uno scrittore? Tu, che nemmeno conosci l’italiano? Sì, Willy vuole diventare scrittore e ci riesce. Willy sta in questo libro perché il modo in cui VUOLE lo rende una definizione vivente della politetica “volontà”.

Sarwar Ghulam – Dalla disperazione all’orgoglio, la lenta costruzione del volere
A volte la volontà nasce per un incanto, per una scoperta fatta perfino quando si teme di sprofondare nella disperazione. Sarwar, campione italiano di Baseball la trova in una mazza di legno e in una pallina munita di sonagli. Perché i sonagli? Perché Sarwar non ci vede, la pallina la sente.

Irving Kirsch – L’effetto placebo nel trattamento della depressione
Questo capitolo non parla di volontà, ma è un grande esempio di volontà dimostrativa.
Irving Kirsch invece, psicologo, con un curriculum impressionante, critica una sorta di dogma farmaceutico della propria comunità utilizzando tutti gli strumenti e i passaggi che la psichiatria pone come condizione per validare le affermazioni dei suoi studiosi. Kirsch dimostra, nientemeno, che i farmaci per la depressione hanno la stessa efficacia di un placebo, e che, contrariamente ai tradizionali placebo, fanno danni.

Giuseppe Maiolo – La fatica di mutar pelle
Psicologo, psicoterapeuta e giornalista, riesce in poche pagine a fornirci un panorama completo del bosco oscuro e dei deserti senza riferimenti degli adolescenti dei nostri anni. I centennials. Nel suo capitolo non trovate solo una descrizione del mondo giovanile, ma uno sguardo che trapassa gli eventi e ne coglie le ragioni, i problemi e i pericoli. Bene, Giuseppe Maiolo sa farci vedere come le “scene buffe” nascondano pericoli futuri da incubo. Leggerlo vuol dire anche prepararsi e preparare difese.

Costantino Marco – Volontà e libertà
Costantino Marco vi fa salire molto in alto, fra le nevi del pensiero filosofico. Qui ri-incontrate Parmenide, Platone, Aristotele, Cartesio, Hegel e il nostro Gentile. Sarebbe un’illusione e un’ipocrisia passare questo capitolo come una lettura facile. Va affrontata con l’attrezzatura adatta, e qui l’attrezzatura è un lessico specialistico, filosofico, lontano da quello del linguaggio comune. Anche il percorso logico è arduo e ci sono passaggi di sesto grado.

Edo Masoni – La voglia di progettar motori: da una Formula 1 dell’Alfa Romeo  ce non corse mai al sei cilindri migliore del mondo
Inizia il decennio degli anni Cinquanta. I ragazzini a Milano giocavano trasformando in castelli e antri misteriosi le macerie, i resti delle case bombardate, ricordo della guerra. Dopo la guerra l’Italia, furba, che aveva nascosto i suoi tesori, li tira fuori e ricomincia a vincere. Si progetta senza mezzi. Sono persone semplici quelle che genialmente progettano i migliori motori del mondo. Edo Masoni, mio padre, è uno di quelli. Era il tempo della ricostruzione, volete non chiamarla un’epoca di grande volontà?

Marco Vinicio Masoni – Il mistero del “fare” e una lettura della volontà nella scuola
Il mio capitolo parla del nostro misterioso interpretare gli eventi grazie al quale compiamo atti e azioni e costruiamo scenari che chiamiamo realtà. In una seconda parte, calato in un settore di quella realtà, la scuola, cerco di leggere la volontà come spetta­colo destinato a un pubblico.

Enrico Robusti – Oh Signore, ora che la gioventù è morta, ora che non ho più latte, mi abbandono a questo pianto sincero
La parola “arte” si è così allargata dal dopoguerra ad oggi, da raccogliere al suo interno una infinità di costosa immondizia, dai cessi d’oro ai teschi diamantati. Enrico Robusti possiede ancora una qualità da tempo in via di estinzione negli “artisti”: dipinge. Davvero. E ci riesce.

Diego Romaioli – La costruzione sociale dell’akrasia. Dalla debolezza della volontà alla polifonia del sé
Vorrei smettere di fumare ma non riesco. Ecco una situazione moderna definita da una parola antica: akrasia.
“L’akrasia è uno dei migliori esempi di pseudo-problema nella letteratura filosofica: data la sua esistenza, se esso ci appare come un problema abbiamo già commesso un errore filosofico”.
Ecco, ora sapete che state entrando in un labirinto psicofilosofico e che vi affaccerete a panorami inattesi ogni volta che imboccherete un ramo “teoretico” della questione.

Lorenza Ronzano – Quando c’è un’implicita non volontà della scuola
Il cretino descritto da Lorenza Ronzano, che dall’alto del suo potere gode nell’umiliare gli studenti, bene illustra una tipica figura di docente per caso.
Tutto il capitolo di Lorenza è un grido contro la non volontà di certe istituzioni. Pare che troppo spesso il loro obiettivo non sia quello dichiarato: “Ti insegno”, ma divenga invece “Ti rendo difficile apprendere”.

Fulvio Scaparro – La saggezza di Snoopy. Per sempre grati a chi ci dà una mano nelle difficoltà
Di resilienza parlano tutti e il pericolo è l’inflazione del termine. La novità? Non isola la resilienza come dote semplicemente individuale, la collega al fatto che nel nostro mondo, malgrado le sue durezze, si può stare attenti al dolore e alla sofferenza dell’altro. Il messaggio è implicito. Te la caverai perché verrai capito, saprai resistere, perché non sarai solo.

Michele Sanza – Volontà e coscienza nella clinica dell’ambivalenza
Se volete una lettura moderna della tradizione, questo è il capitolo adatto. Nessun cedimento al riduzionismo che fa coincidere mente e cervello, anzi, la lezione di Sanza sulla ricchezza del mentale è di tipo interazionista. Michele Sanza è uno psichiatra, svolge con successo compiti di alta responsabilità e rappresenta la voce e la tradizione di una psichiatria colta e intelligente. La sua lettura della volontà in questa definizione politetica corale non poteva assolutamente mancare. 

Marzia Sellini – La volontà come obbedienza e i risultati di un corso di rimotivazione
Conduttrice efficace dei corsi di rimotivazione più longevi e famosi d’Italia (Studiare bene senza averne voglia) e formidabile psicoterapeuta, mostra come la “volontà”, modificatane la lettura e il significato, possa essere “promossa” in ragazzi definiti da anni svogliati e demotivati. Viene così mostrato nei fatti e nei risultati che il successo scolastico è questione interattiva e non riguarda solo la “volontà” dell’individuo studente.

Gian Piero Turchi – Il valore dialogico della Volontà per la coesione sociale della Comunità
Gian Piero Turchi, capace come pochi di travasare la teoria in prassi che tocca le vite delle persone, mostra un fare psicologia lontano dalle rigidità accademiche “classiche”.
Rimarcando con forza – e in termini assolutamente moderni- un percorso che tende a distinguere le parole dalle “cose” (tema che troverete anche in altri contributi), riproponendo un tema che sembra non morire mai.


COLLANA T’inSEGNO
T’inSEGNO è una collana che raccoglie libri che “insegnano” oltre e più di quanto si faccia a scuola. I suoi autori hanno spesso attraversato la magia dell’insegnare molte volte: da studenti, da insegnanti, da genitori, da esperti in campi particolari, e l’han fatto nei luoghi più svariati, nelle scuole, nelle famiglie, in istituzioni aperte o chiuse e anche intorno un tavolo con gli amici. Come san fare i maestri davvero competenti nel loro campo spiegano realtà difficili e complesse con un linguaggio comprensibile a tutti.


BIOGRAFIA DELL’AUTORE
Marco Vinicio Masoni
inizia la propria attività professionale come architetto, muove i primi passi con Giò Ponti e dopo circa un decennio, e aver prodotto molto sia in architettura che nel design, passa alla psicologia e alla psicoterapia. Dopo aver operato per molti anni nel campo dell’insegnamento e della devianza minorile ha svolto e svolge attività di formazione e docenza per il ministero della Giustizia e il MIUR, oltre che per Enti Locali, associazioni e singole scuole. E’ supervisore di cinque comunità terapeutiche, è stato direttore scientifico di progetti per il benessere scolastico per la Regione Friuli Venezia Giulia ed è docente presso l’istituto di Psicologia e Psicoterapia di Padova.

Ha pubblicato oltre a manuali di tecnologia e di educazione artistica per la scuola media:

  • Il potere dell’empatia (Flaccovio, 2018)
  • Ragazzi che odiano la scuola (Fabbrica dei Segni, 2016)
  • Psicoterapia e perdono. Obbligare la norma al perdono (G.Laterza, 2016)
  • Ci è o ci fanno (con A. Bergamo) (Flaccovio 2014)
  • Sono preoccupato per mio figlio (Erickson)
  • Studiare bene senza averne voglia (Erickson)
  • La dispersione scolastica (Unicopli)
  • Ragazzi si cambia (Unicopli)
  • Costruire il successo scolastico (con E. Gius) (UTET)
  • La consultazione psicologica nella scuola (Giuffrè)
  • La mediazione creativa a scuola (Erickson)
  • Lo psicologo fra i banchi (Erickson)
  • Insegnamento e devianza minorile ( Giuffrè)
  • La porta del frigo (con B. Vezzani) (Unipress)

E gli e-book:

  • Psicologia senza accademia
  • La pigrizia
  • Ottanta casi di psicoterapia ultra-breve

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