Descrizione
Autore: Stefano Gullo
Editore: Fabbrica dei Segni
Formato: 13 x 20 cm
Numero di pagine: 64
Età: 14+
Tematica: romanzo, lettura per tutti
È impossibile dimenticare totalmente una persona quando una storia finisce.
Restano le lacrime, gli sbagli irrimediabili e i buchi nelle mani che ricordano dove non bisogna più ricadere, ferirsi. Le parole sospese e i messaggi archiviati e non inviati perché troppo lunghi o insicuri. Resta odio, rancore, che col passare del tempo diventano indifferenza verso chi non ci ha riconosciuto. Resta la paura di amare di nuovo, di lasciarsi andare con chi ci fa sorridere senza chiederlo. Resta una lieve corazza che col tempo diventa un punto di forza, esperienza, ricordi di un sentiero già percorso
Non si dimentica, ci si ricorda di ripartire da se stessi.
Questa è la storia di Stefano e Cri, due persone i cui nomi possiedono quelli di tutti, l’amore e le delusioni non fanno distinzioni in base a come ti chiami. È una storia giovane, nata col bel tempo e finita in inverno, nei mesi in cui fai fatica a camminare perché fuori fa troppo freddo per liberare la mente. Inaspettata come quando vai a dormire con chi ami e la mattina seguente ti svegli da solo. Si ripete dentro come se fosse una melodia che non sai se imparare o dimenticare.
Da bambino piangevo quando due persone si urlavano addosso, le parole scagliate all’ improvviso, i pianti interminabili, il dolore che mi raggiungeva anche quando chiudevo la porta di camera mia. Detestavo chi mi diceva che l’amore non ha senso, che si sta meglio da soli perché si è più liberi. Detestavo me stesso quando mi convincevo che non volevo nessuno per andare avanti. Il meglio non lo si fa da soli, ma lo si costruisce insieme.
BIOGRAFIA
Giovane bollatese, classe 1997, Stefano Gullo studia Lettere Moderne. Per Fabbrica dei Segni Editore ha pubblicato il romanzo Prendimi per Mano (2016) e Niente finirà qui (2017).