La Stanza – Appunti di una vita di viaggi nella terapia psicomotoria

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Questo lavoro è l’autobiografia professionale dell’autrice, terapeuta della psicomotricità. La sua storia inizia alla fine degli anni Sessanta e prosegue tutt’ora. Il nucleo centrale dell’esperienza narrata riguarda l’importanza del luogo fisico, la Stanza, in cui si svolgono gli incontri con i pazienti, nel testo chiamati invitati.

 

ISBN: 9788832862553

Descrizione

Titolo: La Stanza – Appunti di una vita di viaggi nella terapia psicomotoria
Autori: Anne-Marie Wille
Editore: Fabbrica dei Segni
Formato: 14,8 x 21 cm
Numero di pagine: 244
Destinatari: Professionisti della riabilitazione, Terapisti della psicomotricità, Psicologi, Psiconeurologi, genitori
Tematica: Psicomotricità


La Stanza è l’autobiografia professionale dell’autrice, terapeuta della psicomotricità. La sua storia inizia alla fine degli anni Sessanta e prosegue tutt’ora. Il nucleo centrale dell’esperienza narrata riguarda l’importanza del luogo fisico, la Stanza, in cui si svolgono gli incontri con i pazienti, nel testo chiamati invitati.
Nella prima parte de La Stanza, viene presentato sinteticamente l’approccio dell’autrice alla terapia psicomotoria, che affonda le sue radici nella relativa formazione ginevrina, basata sull’insegnamento diretto di grandi nomi della psicomotricità come Julian De Ajuriagerra e della psicologia come Jean Piaget.

Nella seconda parte, si descrivono i Viaggi da una stanza all’altra, ovvero le peregrinazioni professionali nelle diverse stanze degli ambienti educativi e sanitari presso i quali l’autrice ha operato, per finire nella Stanza vera e propria, quella del suo Istituto di Psicomotricità, fondato nel 1977: una Stanza “come deve essere” per praticare al meglio la professione.
Nella terza parte, si entra davvero nella Stanza, facendo risaltare l’importanza della sua struttura architettonica e quella dei diversi scenari che vi possono essere realizzati, insistendo sul loro impatto nell’influenzare il comportamento degli invitati. Vengono illustrati i diversi scenari d’accoglienza, allestiti pensando di volta in volta a quell’invitato specifico e secondo gli obiettivi prefissati. In questo contesto, gli scenari della Stanza diventano un mezzo di comunicazione sostanziale, al pari dell’interazione corporea tra il terapeuta e l’invitato.
Il libro si conclude con alcune riflessioni sulla memoria di luoghi significativi nel corso della vita dell’autrice, con la stessa prospettiva etologica utilizzata per parlare della Stanza.

L’AUTRICE
Anne-Marie Wille, terapeuta in psicomotricità e musicista, è arrivata a Milano alla fine degli anni ’60, diventando – senza sceglierlo – pioniera della psicomotricità in Italia. All’epoca, infatti, questa professione non esisteva ancora né nei suoi aspetti di formazione né di professione riconosciuta. A Ginevra, dove si è formata sotto la guida di grandi nomi come quelli di Julian de Ajuriaguerra e Jean Piaget, la psicomotricità era invece già una disciplina riconosciuta e insegnata. La sua formazione ha visto protagonista la coppia musica-movimento: suonare improvvisando al pianoforte per accompagnare il movimento o per comunicare con i soggetti era uno degli insegnamenti centrali del corso. Nella sua impostazione, la musica ha quindi un ruolo cruciale.

Dopo aver collaborato in qualità di terapeuta della psicomotricità con realtà pubbliche e private, nel 1977 Anne-Marie Wille ha fondato l’Istituto di Psicomotricità, presso il quale, oltre a esercitare la professione, ha sempre proposto corsi di formazione e seminari rivolti a operatori della salute e dell’educazione.

Negli anni, ha approfondito in particolare i disturbi dello spettro autistico, la disprassia, l’inibizione psicomotoria e i rapporti tra la musica e il movimento.