Descrizione
Autori: Daniela Costa, Emilio Sartori
Editore: Fabbrica dei Segni
Formato: Quaderno A4 – 21 x 29.7 cm – libro-gioco/eserciziario da colorare
Numero di pagine: 156
Materia: Italiano
Destinatari: studenti, genitori, insegnanti della scuola Primaria, insegnanti di sostegno. Strumento di facilitazione allo Studio per DSA ad integrazione dei testi scolastici
PAROLE.. AL POSTO! ha l’obiettivo di avvicinare il bambino alla lettura e alla scrittura di parole con gruppo consonantico e, per chi è già scolarizzato ma in difficoltà, di cercare di rimediare ad alcuni errori fonologici (omissioni).
Pur essendo stato organizzato un percorso evolutivo nella presentazione (dal più facile al più difficile), le schede, naturalmente, possono essere utilizzate in modo separato a seconda delle necessità.
Imprescindibile è, invece, il percorso di familiarizzazione presentato di seguito, sia per coloro che abbiano già competenze metafonologiche, sia per coloro che debbano ancora svilupparle o esercitarle.
Ho cercato di utilizzare, per la maggior parte, figure immediatamente riconoscibili dal bambino per non impegnarlo troppo nell’identificazione e memorizzazione della parola ma che, nello stesso tempo, lo agevoli nell’autodettato, attraverso il mantenimento dell’immagine.
Nonostante ciò, dovendo rimanere fedele ai principi della fonologia, potrebbe risultare difficoltosa la denominazione di alcune figure e, quindi, alcune di esse sono state raggruppate in modo da poter esser ritagliate per poter giocare con esse e renderle più familiari.
In tutte le schede PAROLE… AL POSTO!, contenenti parole con gruppo consonantico, sono state proposte figure, e quindi parole, che inducono il bambino a riflettere sulla loro composizione attraverso un conflitto linguistico-cognitivo (es: “campo-capo”, parole entrambe bisillabiche, ma delle quali una delle due necessita di tre spazi per la prima sillaba).
Ciò accade anche per le schede dalla sillaba alla parola dove, se il bambino sceglie la sillaba CA per comporre e poi scrivere CAMPO, rimarrà con una sillaba che non gli serve per scrivere le altre parole.
L’esperienza clinica ha dimostrato che il conflitto cognitivo è una delle possibilità più potenti che possiamo utilizzare per acquisire nuove conoscenze.
La premessa teorica di questo lavoro è che il metodo sillabico può favorire il processo di alfabetizzazione in quanto la sillaba corrisponde, più o meno, a un atto articolatorio, ed è percettivamente più stabile del fonema, che varia a seconda del contesto fonologico in cui si trova.
In genere, nella grande maggioranza dei casi, i bambini imparano a segmentare le parole in sillabe naturalmente, senza che nessuno glielo insegni.
La consapevolezza fonemica emerge più tardi di quella sillabica ed è vincolata alla conoscenza delle lettere, quindi ad alfabetizzazione avviata.
Quando il bambino con un ritardo o disturbo del linguaggio riduce il gruppo consonantico e ne produce un solo elemento (es: /pada/ per /spada/) o semplifica e assimila (/potta/ per /porta/), viene messo dalla sua terapista nella condizione di allenare la consapevolezza sulle differenze tra parola-non parola e di riflettere sui diversi significati che vengono prodotti (esempio: scappa-scarpa; scappa-cappa).
Nella pratica logopedica e nell’attività scolastica spesso assistiamo a un più veloce miglioramento quando accanto alla figura viene proposta anche la parola scritta contenente il fonema/grafema omesso, come se, la stabilità data dalla veste ortografica della parola aggiungendo un’informazione in più, ricordasse al bambino, l’atto articolatorio sottostante.
BIOGRAFIA
Daniela Costa: Logopedista presso l’ ASST Santi Paolo e Carlo di Milano nel Servizio di Neuropsichiatria Infantile e dell’ Adolescenza.
Si occupa di prevenzione, abilitazione e riabilitazione dei disturbi del linguaggio e dell’ apprendimento da diversi anni.
Ha particolarmente approfondito lo studio delle patologie cognitive e dei disturbi specifici dell’apprendimento. Applica il metodo Feuerstein PAS e BASIC.
È socia attiva dell’ associazione culturale teatrale “Cuore in Pezzi” che organizza e mette in scena spettacoli a scopo benefico per l’infanzia.
Emilio Sartori: Nato a Livorno, si è laureato in Logopedia presso la facoltà di Medicina e Chirurgia dell’ Università degli Studi di Milano, città dove attualmente lavora come logopedista in libera professione, specializzato in età evolutiva.
È diplomato in LIS, Lingua dei Segni Italiana.
Contatti
Daniela Costa – eMail: danicos56@libero.it